L’agricoltura biologica si contrappone all’agricoltura industriale. La prima è fautrice della coltivazione nei campi che si avvale unicamente dell’uso di composti presenti in natura escludendo l’utilizzo di sostanze chimiche (concimi, diserbanti, insetticidi) impiegate invece nell’agricoltura industriale. Altra cosa ancora è l’agricoltura biodinamica che coerente con le teorie di Rudolph Steiner (1861-1925), il padre della medicina antroposofica, aspira ad un’agricoltura “in armonia con la natura” (?). I presupposti della biodinamica, sintetizzati anche da Micaela Cappellini in Sole 24 Ore, sono sconcertanti: corni di vacca con almeno un parto alle spalle riempiti di letame, fiori di Achillea maturate in vescica di cervo maschio, sotterrati in base alle fasi della luna con l’obbiettivo di incrementare la fertilità del terreno. Già nel 2019 il CNR aveva fortemente criticato che la agricoltura biodinamica, fondata su principi magici, esoterici e priva di vantaggi documentati, venisse inclusa nel progetto di legge dedicato al biologico. Coerentemente la legge sulla agricoltura “bio”, approvata alla Camera il 9/2, ha escluso la ventilata equiparazione tra biologico e biodinamico. Decisive le critiche di società quali: Acc. dei Lincei, Acc. It di Agricoltura, Soc. It. di Agronomia, Federazione It. di Scienze della Vita, Soc. Scientifiche Agrarie e una petizione di 35 mila tra ricercatori e cittadini. Tranchant il giudizio del Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, che ha definito l’agricoltura biodinamica ”pratica stregonesca”, avvertendo inoltre che il marchio “biodinamica” (di proprietà di una multinazionale), con un eventuale riconoscimento legislativo, avrebbe acquisito “un vantaggio competitivo rilevante rispetto ai tanti agricoltori che con onestà, serietà, e sacrificio si sforzano di rispettare i disciplinari dell’agricoltura biologica”. In sintonia la prof.ssa Elena Cattaneo per la quale l’Italia, approvando “l’equiparazione tra agricoltura biologica e una pratica agricola fondata su rituali esoterici e astrologici, sarebbe stata il primo tra i paesi europei a promuovere il pensiero magico in una legge dello Stato”. Significativo, infine, l’intervento del Presidente Sergio Mattarella: lo scorso novembre, all’inaugurazione dell’Anno Accademico alla Sapienza di Roma, egli ha voluto tranquillizzare il prof. Parisi con queste parole: ”Vorrei rassicurarla sulla agricoltura biodinamica da Lei avversata. È una questione che sta al parlamento e io notoriamente non posso pronunciarmi. Ma posso ben dire che, perché l’equiparazione diventasse legge, vi sarebbero degli altri passaggi, parlamentari anzitutto, che rendono lontana questa ipotesi”. La non-equiparazione per fortuna è passata, contribuendo al rispetto/fiducia dei cittadini verso le Istituzioni e la Scienza, ma almeno due articoli (5 e 8) dovrebbero ancora essere rimossi.